Digitalizzazione e fintech a supporto della sostenibilità

Impatto del digitale sullo sviluppo sostenibile

Secondo la ricerca condotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia sull’impatto del digitale sullo sviluppo sostenibile del nostro Paese è emerso che tra il 2020 e il 2030 il digitale contribuirà ad abbattere fino al 10 percento delle emissioni rispetto ai livelli del 2019, con un impatto pari a quello incrementale delle energie rinnovabili. Sotto il profilo della sostenibilità economica, le aziende digitalizzate sono il 64 percento più produttive rispetto alle aziende che non hanno ancora attuato percorsi di trasformazione digitale. Dal punto di vista della sostenibilità sociale, l’adozione di nuove forme di lavoro a distanza è secondo il 63,7 percento del campione la principale leva attraverso cui il digitale può contribuire alla sostenibilità sociale.

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Anche il focus della Relazione sullo stato della green economy 2021 a cura della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha riguardato il rapporto fra la transizione green e la trasformazione digitale. Come riportato nella Relazione, l’International Telecommunication Union (ITU), l’agenzia delle Nazioni Unite per le tecnologie ICT, ha stimato un potenziale di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 generato dalle soluzioni Ict pari al 20 percento delle emissioni di CO2, di molto superiori alle emissioni connesse ai consumi elettrici del settore.

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Il 29 giugno 2022, la Commissione Europea ha adottato la Relazione di previsione strategica 2022 intitolata “Twinning the green and digital transitions in the new geopolitical context”, nella quale individua dieci ambiti chiave di intervento per massimizzare sinergia e coerenza tra transizione verde e transizione digitale, tenendo conto, da un lato, del ruolo che le tecnologie emergenti possono svolgere per la riduzione delle emissioni di Co2 nei settori maggiormente critici (energia, trasporti, industria, costruzioni e agricoltura) entro il 2030 e per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, dall’atro, dei principali fattori geo-politici, sociali, economici e normativi che ne determinano il reciproco rafforzamento.

La Commissione elabora ogni anno una relazione di previsione strategica attraverso un processo di previsione partecipativo e intersettoriale che gestisce consultando gli Stati membri e interpellando, l’European Strategy and Policy Analysis System ESPAS.

Il fintech a supporto della sostenibilità

Si parla di “sustainable fintech” quando la tecnofinanza rappresenta la leva per una transizione verso un’economia sostenibile e inclusiva. La digitalizzazione dei sistemi finanziari può rappresentare uno dei fattori che contribuiscono al raggiungimento del Sustainable Development Goal (SDG) n. 9 delle Nazioni Unite: “Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile”.

Per favorire la digitalizzazione nel settore finanziario e accelerare il finanziamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile il Segretario generale delle Nazioni Unite ha istituito la “Task Force on Digital Financing of the Sustainable Development Goals (SDGs)”, che nel report finale intitolato “People’s Money: Harnessing Digitalization to Finance a Sustainable Future” (agosto 2020) evidenzia le opportunità che la digitalizzazione offre per sostenere finanziamenti che soddisfano le priorità della collettività. Per leggere il report People’s Money: Harnessing Digitalization to Finance a Sustainable Future, clicca qui

Il Principles for Responsible Investment (PRI), iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite nel 2006 per promuovere a livello mondiale l’investimento responsabile, ha evidenziato nel report intitolato “Responsible investment and Blockchain” come tra le nuove tecnologie con un impatto potenzialmente dirompente sul sistema finanziario, la blockchain giochi un ruolo importante negli investimenti responsabili.

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Data ultimo aggiornamento 25 agosto 2022