LINEA INTERNAZIONALIZZAZIONE
PREMESSA
La misura supporta la realizzazione di programmi integrati di sviluppo internazionale da parte delle PMI lombarde.
La Linea internazionalizzazione, istituita con Legge regionale n.35/2016 e attivata nell’ambito dell’Asse prioritario III “Promuovere la competitività delle Piccole e Medie Imprese” del POR FESR 2014-2020 di Regione Lombardia, è finalizzata a promuovere l’internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale lombardo supportando la realizzazione di progetti di internazionalizzazione complessi da parte di PMI tramite programmi integrati atti a sviluppare e/o consolidare la presenza e la capacità di azione delle stesse nei mercati esteri.
La dotazione finanziaria cofinanziata dal POR FESR di Regione Lombardia ammonta complessivamente a 13 milioni di euro
PMI iscritte al Registro delle Imprese e attive da almeno 24 mesi, con sede operativa in Lombardia o che si impegnino a costituirla entro la data di stipula del contratto di finanziamento.
Sono escluse le PMI con codice Ateco primario ricompreso nella sezione A (Agricoltura, silvicoltura e pesca), L (Attività immobiliari) e K (Attività finanziarie ed assicurative) della classificazione Ateco 2007.
Finanziamento a medio-lungo termine (da 3 a 6 anni, di cui fino a 2 anni di preammortamento) che può concorrere sino al 80% della spesa complessiva ammissibile del progetto, nel rispetto dell’intensità di aiuto del Regolamento de minimis.
L’importo del finanziamento richiedibile in domanda dovrà essere compreso tra 50 e 500 mila euro.
Al finanziamento è applicato un tasso nominale annuo pari allo 0%.
L’agevolazione è concessa nei limiti previsti dal Regolamento de minimis relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del TFUE.
Progetti riguardanti programmi integrati di sviluppo internazionale finalizzati alla creazione di un portafoglio articolato di servizi e attività per la partecipazione a iniziative finalizzate ad avviare in maniera strutturata e/o consolidare il proprio business nei mercati esteri attraverso lo sviluppo e/o il consolidamento della presenza e della capacità d’azione delle PMI.
Tali programmi di sviluppo internazionale non dovranno in ogni caso essere riferiti ad attività che si possano configurare come aiuto all’esportazione.
Le spese ammissibili, sostenute (fatturate e quietanzate) dalla presentazione della domanda devono riguardare:
- partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e ad eventi collegati organizzati al massimo 10 giorni prima o dopo la fiera (ad es. workshop, eventi B2B, seminari, ecc.);
- istituzione temporanea all’estero (per un periodo di massimo 6 mesi) di show-room/spazi espositivi per la promozione dei prodotti/brand sui mercati esteri;
- azioni di comunicazione ed advertising per la promozione di prodotti o brand su mercati esteri non aventi carattere di vendita diretta o indiretta;
- consulenze in relazione al progetto e al programma di internazionalizzazione (definizione del progetto / domanda, piani di marketing, analisi di mercato, studi di fattibilità, ricerca partner esteri, doganale, fiscalità, contrattualistica, strategica e commerciale, certificazioni, etc.);
- pese per il conseguimento di certificazioni estere per prodotti da promuovere nei paesi target (incluse le certificazioni per l’ottenimento dello status di Operatore Economico Autorizzato e delle altre figure di esportatore autorizzato previste dagli accordi di libero scambio siglati dalla UE con Paesi terzi);
- commissioni per eventuali garanzie fidejussorie di cui alla D.G.R n. 675/2018;
- spese per il personale dipendente (in Italia e all’estero) impiegato nel Progetto fino a un massimo del 30% del totale delle spese ammissibili. Non sono ammissibili le spese di viaggio (trasferta e alloggio);
- spese generali forfettarie per un massimo del 15% delle spese di personale di cui alla precedente lettera g).
Le spese complessive ammissibili devono essere di importo pari ad almeno 62.500 euro.
Sportello aperto dal 22 maggio 2019 al 30 novembre 2020.