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11/11/2024

Banca d’Italia: “L’economia delle regioni italiane - Dinamiche recenti e aspetti strutturali”

Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato da Banca d'Italia, nella prima metà del 2024 il rialzo del PIL è ancora moderato in tutte le ripartizioni territoriali (leggermente più marcato nelle regioni meridionali).

Le imprese prefigurano un indebolimento nella dinamica degli investimenti in tutte le macroaree, mentre la marcata flessione del credito al settore produttivo si è riflessa in una contrazione dei prestiti bancari all’intero settore privato non finanziario dal terzo trimestre dello scorso anno. Al calo ha contribuito sia la minore domanda di finanziamenti, sia la maggiore avversione al rischio degli intermediari in un contesto macro-economico debole.

La quota di imprese dell’industria e dei servizi che prevede di chiudere l’esercizio in utile o in pareggio si è mantenuta stabile e su livelli elevati (tranne che al Centro).

Sotto il profilo della transizione digitale, i dati dell’Indagine sulle imprese industriali e dei servizi (Invind) riferiti al 2023 indicano che il cloud computing è diffuso in oltre la metà delle aziende centro-settentrionali, la robotica è utilizzata prevalentemente nell’industria, con il 20 percento delle imprese centro-settentrionali.

Quanto alla transizione ecologica, la capacità di produzione elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER) è cresciuta sensibilmente dal 2022, trainata dall’accelerazione del fotovoltaico. Secondo i dati forniti da Terna, nel 2023 sono stati installati 5,2 gigawatt di nuova capacità solare, più del doppio di quelli dell’anno precedente, di cui oltre il 70 percento al Centro Nord. Nel primo semestre del 2024 l’incremento è stato di 3,3 gigawatt, superiore del 40 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

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