Pubblicato lo studio a cura di SACE in collaborazione con The European House Ambrosetti che approfondisce il ruolo strategico delle PMI e delle filiere analizzando le trasformazioni che spingeranno la competitività del Made in Italy nel mondo: innovazione 4.0, sostenibilità ed export.
Il documento evidenzia l’importanza delle piccole e medie imprese (PMI) nel tessuto produttivo e per l’export in Italia: le oltre 200 mila PMI italiane, infatti, producono un giro di affari di oltre 1.400 miliardi di euro, generano quasi il 40 percento del Valore Aggiunto nazionale e impiegano 5,6 milioni di persone, pari a un terzo di tutti gli occupati.
Secondo le stime di SACE, le esportazioni delle PMI italiane cresceranno dell’1,5 percento circa nel 2024 e del 3,5 percento nel 2025, raggiungendo i 260 miliardi di euro, trainate dalle medie imprese.
Lo studio identifica le otto principali filiere a rilevanza sistemica (macchine industriali, edilizia, agro-alimentare, abbigliamento, mezzi di trasporto su gomma, energia, sanità, farmaceutica e cure), che da sole rappresentano il 56,4 percento del Valore Aggiunto, il 52,3 percento dell’occupazione e il 67,3 percento dell’export delle unità con almeno tre addetti.
Evidenzia, inoltre, come l’integrazione nelle filiere sia centrale per la competitività internazionale delle PMI, grazie all’interconnessione dei processi produttivi e alle economie di scala, e identifica le “filiere del futuro”: edilizia intelligente (smart building), agro-alimentare (agritech) ed energie rinnovabili e alternative (come l'eolico offshore e l’idrogeno).
Sul tema ricordiamo che è aperto lo sportello della misura regionale Basket Bond Filiere Lombardia, finanziata con fondi europei del PR Lombardia FESR 21-27 e gestita da Finlombarda, che sostiene i progetti di filiera attraverso lo strumento dei Basket Bond, portafogli di minibond emessi da più PMI (minimo tre) e collocati presso investitori qualificati a cura di Banca Finint in qualità di arranger selezionato.
L’agevolazione di Regione Lombardia si compone di una garanzia e di un contributo a fondo perduto a copertura rispettivamente delle prime perdite e dei costi per la strutturazione ed emissione dei minibond.
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