Secondo quanto rilevato dall’Istat, nel periodo 2019 - 2023 l’Italia è cresciuta a un ritmo più elevato tra le quattro maggiori economie dell’UE: nel 2023, il PIL nazionale ha registrato +0,9 percento con un contributo degli investimenti fissi lordi di un punto percentuale.
La dinamica degli investimenti, rimasta a lungo depressa, ha decisamente recuperato nell’ultimo triennio, anche nei confronti delle altre maggiori economie europee.
Nell’ultimo anno la crescita degli investimenti, seppur in rallentamento rispetto al 2022, è stata più differenziata: al contributo delle Costruzioni si è associato quello dei Mezzi di trasporto, dei Prodotti di proprietà intellettuale e, in misura minore, di Altri impianti e macchinari e Apparecchiature ICT.
L’indagine sul clima di fiducia delle imprese manifatturiere e dei servizi di mercato in Italia rileva, a marzo 2024, un contesto favorevole: il saldo tra le quote di imprese che prefigurano un aumento degli investimenti e quelle che ne prevedono una diminuzione è pari a 14,8 nella Manifattura e 19,5 nei Servizi, con saldi positivi per tutte le componenti (più deboli per la componente relativa a terreni, edifici e infrastrutture).
Nonostante la recente accelerazione della trasformazione digitale delle imprese, il sistema produttivo italiano è ancora in ritardo rispetto alle altre maggiori economie dell’UE nell’adozione delle tecnologie più complesse e nello sviluppo delle competenze ICT tra i lavoratori.
Per leggere il rapporto completo: https://www.istat.it/comunicato-stampa/rapporto-annuale-2024/