Ecomate, la start up che aiuta le imprese a essere più ‘green’

Secondo i dati dell’undicesimo rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, in Italia un’impresa con dipendenti dell’industria e dei servizi su tre ha investito nel periodo 2015 – 2019 in prodotti e tecnologie “green” e un quarto intende investire nella transizione verde anche nel prossimo triennio. Il sistema produttivo nazionale, infatti, ha sperimentato sul campo quanto il binomio sostenibilità e digitale permetta di guadagnare un vantaggio competitivo ed essere più resilienti.

 

Per le aziende, soprattutto piccole e medie, che vogliono migliorare la propria sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG - Environmental, social and corporate governance), Ecomate, start up del fintech con sede a Milano, ha ideato una piattaforma che sfrutta l’intelligenza artificiale per calcolare quanto un’azienda è “verde”. Lo strumento di audit digitale è dotato di sistema antifrode per la verifica della coerenza delle risposte fornite e misura il “sustainability rating” dell’impresa, rilevando le criticità e proponendo un report contenente soluzioni per il miglioramento basate sullo sviluppo sostenibile. Grazie a un percorso guidato articolato in undici moduli di impatto (per esempio, energia, rifiuti, salute e sicurezza, trasparenza, responsabilità sociale, etica professionale, ambiente, gestione rifiuti e catena del valore) e oltre 70 tematiche di sostenibilità, è facile da utilizzare e richiede circa due ore per la compilazione nella quale l’impresa è autonoma. Gli ambiti coinvolti sono diversi: si va dagli acquisti alla riduzione delle emissioni e dell’utilizzo di sostanze inquinanti, dall’allineamento con la normativa europea e nazionale all’efficienza energetica, dalla gestione dei rischi al benessere organizzativo, solo per citarne alcuni.

 

Ecomate nasce nel 2016 dall’idea progettuale di Alan Gallicchio e di Emil Von Abranyi, con l’intento di offrire un prodotto che permettesse anche alle PMI - e non solo alle grandi aziende - di acquisire maggiore consapevolezza nel cogliere le opportunità che derivano dagli eco-investimenti: entrare in nuove filiere, ridurre i costi, evitare le sanzioni, attrarre investimenti. Da allora, Ecomate ha sviluppato strumenti di valutazione ESG per Pmi e multinazionali e una soluzione di “rating as service” per condurre indagini verticali personalizzate.

 

Grazie ai servizi di ricerca partner della rete Enterprise Europe Network erogati dal consorzio Simpler, del quale Finlombarda è coordinatore, le soluzioni di Ecomate hanno incontrato l’interesse di Altroconsumo che le sta utilizzando per misurare la sostenibilità di un cluster di quaranta imprese locali del settore moda. I risultati di questo progetto di collaborazione saranno resi disponibili ad altre organizzazioni secondo il paradigma della “open innovation”, che Ecomate ha adottato anche con la creazione di un “open standard” dove le risorse scientifiche sono decentralizzate (“crowdsourcing”) e al quale collaborano esperti di settore con l’obiettivo di mantenere, aggiornare e diffondere un metodo di valutazione ESG trasparente e partecipativo.

 

Nel futuro di Ecomate c’è la volontà di creare una “suite software” completa della sostenibilità per le aziende che necessitano di migliorare la propria governance ambientale, sociale e aziendale o monitorare la filiera di fornitori. Inoltre, grazie all’adesione di Altroconsumo a ICRT - International Consumer Research and Testing, organizzazione internazionale indipendente che coopera nella ricerca e nel test di prodotti a difesa dei diritti dei consumatori, Ecomate avrà un nuovo canale per far conoscere il proprio modello anche in altri Paesi europei. Infine, attraverso la partnership commerciale con Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, la società apporterà il proprio contributo per il miglioramento degli acquisti in un’ottica ‘verde’ in un settore strategico per il Paese.

 

Data pubblicazione 31/03/2021