Il 2021 è stato l’anno delle emissioni di debito sostenibile, un mercato che ha superato i 1.500 miliardi di dollari, registrando un aumento del 90 percento rispetto al 2020. Analizzando il mercato italiano, l’emissione delle obbligazioni green, sociali e sostenibili da parte di entità italiane ha raggiunto un valore cumulato pari a circa 70 miliardi di euro. L’Italia a fine 2021 è stata il quarto Paese europeo per prestiti e obbligazioni green, dopo Francia, Germania e Gran Bretagna.
Per leggere il Rapporto Italia Sostenibile 2022 di Cerved Group, Innovation Team e Cerved Rating Agency, clicca qui
Secondo i dati del Rapporto GreenItaly 2022, realizzato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne, più di un’impresa su tre ha investito in tecnologie e prodotti green nel quinquennio 2017-2021(+51 percento rispetto al periodo 2014-2018) corrispondenti a oltre 531 mila aziende, delle quali il 40,6 percento sono imprese industriali e il 42,5 percento appartenenti al settore manifatturiero.
Le imprese “green oriented” si confermano le più competitive: una quota del 35 percento delle stesse prevede, infatti, un aumento nelle esportazioni per il 2022 contro il 26 percento di quelle che non hanno investito, nel 49 percento dei casi registrano aumento del fatturato (vs 39 percento) e nel 23 percento delle assunzioni (vs 16 percento).
Per leggere il rapporto GreenItaly 2022, clicca qui
Ciascun soggetto opera secondo modelli di intervento differenti, che possono prevedere anche la partnership - eventualmente riconosciuta sotto il profilo contrattuale - tra i diversi soggetti pubblici e privati per finanziare progetti ‘eco-compatibili” e/o a impatto sociale in specifici settori.
I Social Impact Bond, per esempio, si basano sul meccanismo “pay-for-success” attraverso il quale il ritorno per i finanziatori è condizionato al raggiungimento di determinati risultati. Essi sono utilizzati per fare fronte a problematiche sociali, tra cui l’accrescimento della forza lavoro, l’affido familiare, l’istruzione, la salute, la mancanza di fissa dimora.
Secondo quanto emerso da un’indagine condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile, tra i settori di intervento citati nel PNRR, le energie rinnovabili e l’efficientamento energetico assorbono la maggior parte degli investimenti degli operatori finanziari Soci del Forum, che prevedono di intervenire in questi ambiti anche nel prossimo triennio, oltre che in mobilità e agroalimentare sostenibile, nel quadro di partenariati pubblico-privato (con capitale di debito e/o di rischio) per favorire l’effetto leva finanziaria.
Qualsiasi strumento finanziario che include dimensioni di sostenibilità e attraverso il quale i capitali sono orientati verso attività che non solo generano un plusvalore economico, ma sono al contempo utili alla società e non sono a carico del sistema ambientale, può essere inteso come “strumento di finanza sostenibile”.
Gli strumenti di finanza sostenibile attualmente presenti sul mercato sono di varia natura e livello di complessità e/o standardizzazione, per questo motivo non è possibile fornirne un elenco che risulti esaustivo. A titolo esemplificativo, si riportano alcuni tra i principali modelli finanziari utilizzati:
Per approfondire che cosa sono i green, social and sustainability bonds (GSS), si rimanda al documento dell’OECD intitolato “Scaling up green, social, sustainability and sustainability-linked bond issuances in developing countries”, consultabile qui
Possono essere utilizzati per il finanziamento di attività economiche “sostenibili” anche i titoli obbligazionari a reddito fisso (fixed-income securities), prestiti di notevole entità, con scadenza più lunga di quella generalmente prevista per i prestiti di tipo tradizionale, e le cartolarizzazioni, basate su un meccanismo di cessione a titolo oneroso di un portafoglio di crediti capace di generare flussi di cassa pluriennali; strumenti di equity che prevedono l’apporto di capitale di rischio e strumenti di quasi - equity come, per esempio, accordi di royalty in virtù dei quali l’investitore riceve una quota del fatturato dell’impresa sociale o di un suo programma specifico a fronte dell’apporto di capitale di debito; linee di credito a condizioni agevolate con garanzia pubblica.
Si parla poi di Sustainable and Responsible Investment - SRI per riferirsi agli investimenti che integrano i fattori ESG - Environmental, Social and Governance nell’analisi e screening degli emittenti e di investimenti a impatto sociale (IIS) per indicare gli investimenti che sono attuati con l’obiettivo di generare un impatto socio-ambientale - oltre che economico - positivo e misurabile.
Data pubblicazione 11 novembre 2021
Data aggiornamento 21 novembre 2022