Sto@ 2020 - Successful Shops in Town-centers through Traders, Owners & Arts Alliance”: contributi per interventi di innovazione a sostegno e rilancio delle attività del commercio in aree urbane attraverso il recupero di spazi sfitti
Domande dal 12 luglio 2016 al 15 novembre 2016

Sportello chiuso

 

 

Che cos’è


Il bando eroga contributi per la rivitalizzazione e rigenerazione dei centri urbani attraverso il riuso di spazi sfitti e dismessi di piccola dimensione da realizzarsi incentivando e rilanciando le attività commerciali, del turismo e dell’artigianato di servizi.


Dotazione finanziaria


Il bando stanzia 3.250.000,00 di euro.


A chi si rivolge


Il referente per i rapporti con Regione Lombardia è il Comune capofila dei DUC (Distretti Urbani del Commercio) al quale è affidato il compito di Capofila dei progetti. Il Comune può avvalersi di altri soggetti, ad es. Associazioni e Consorzi di operatori di cui alla L. 580/93 del commercio, dell’artigianato e dei servizi, dei proprietari, degli operatori immobiliari dell’area, degli amministratori condominiali e di ulteriori soggetti pubblici e privati fortemente attivi e significativi per il territorio considerato (es. grandi imprese, anche del commercio, Fondazioni, banche, etc.) per il supporto tecnico attuativo di parte delle iniziative.
Questi soggetti creeranno una partnership pubblico-privata, che verrà formalizzata nella fase di presentazione del progetto definitivo. Il progetto deve trovare una compartecipazione finanziaria (almeno il 50% del contributo assegnato da Regione Lombardia) e una forte corresponsabilizzazione progettuale del Comune capofila che deve necessariamente impegnarsi nei propri strumenti di programmazione e pianificazione urbana.

Beneficiari finali del contributo, tramite il Capofila, sono:
a) Micro e PMI del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi che si collochino in spazi sfitti, anche per attività temporanee (della durata minima di 6 mesi) a destinazione commerciale, artigianale e terziaria in aree caratterizzate da rischi di indebolimento dell’offerta commerciale;
b) Aggregazioni delle imprese (società, associazioni, consorzi, reti) che svolgano servizi di riqualificazione, promozione e incoming per mantenere e portare nuovi operatori ed attività negli spazi sfitti.


Cosa finanzia


I progetti sono articolati secondo tre tipologie di intervento con relative spese ammissibili:

Intervento 1. Promozione e gestione della ricollocazione di spazi commerciali e artigianali di servizi sfitti: spese di organizzazione e gestione delle attività volte a favorire l’incontro tra domanda e offerta; spese per il supporto all’avvio dell’attività.

 

Intervento 2. Ristrutturazione degli spazi commerciali o di servizi sfitti o dismessi e interventi volti a migliorare la funzionalità, l’accessibilità e l’impatto visivo delle aree attigue ad uso pubblico: interventi strutturali di ripristino strutturale o igienico-sanitario dei locali da adibire all’attività artigianale, di vendita, turistica o di servizi fronte strada; miglioramento della facciata, delle insegne e delle vetrine; miglioramento dei servizi alla clientela o al cittadino (installazione di sistemi wi-fi gratuiti e vetrine interattive), miglioramenti delle aree attigue ad uso pubblico. Nel limite massimo del 10% delle spese ammissibili a contributo sul valore totale del progetto, è possibile presentare spese legate ad interventi pubblici (es. opere di arredo urbano, per la mobilità dolce e la pubblica illuminazione, con attenzione all’impatto energetico e ambientale).

 

Intervento 3. Animazione e marketing: spese per iniziative e produzione di materiali finalizzati alla promozione di prodotti e dell’offerta turistica, commerciali e di servizi; spese per qualificati allestimenti culturali, eventi creativi, di attrazione e di informazione; spese per interventi sulla multicanalità nella distribuzione commerciale e per il commercio elettronico, il marketing e la fidelizzazione; spese per eventi di animazione finalizzati allo sviluppo di reti di servizi e dell’attrattività; spese per l’immagine coordinata.

 

Spese ammissibili


È’ ammesso per ogni Comune un progetto complessivo di dimensione minima di 40.000,00 euro con un contributo regionale in conto capitale massimo del 50%.
Il contributo regionale, destinato esclusivamente alla copertura di spese di investimento, non potrà eccedere l’importo massimo di € 100.000,00.


Come presentare domanda


L’Avviso prevede le seguenti fasi di presentazione e di valutazione dei progetti:

1. Fase di presentazione proposte di progetto preliminari: che prevede la trasmissione da parte dei Comuni Capofila delle proposte progettuali via pec all’indirizzo: sviluppo_economico@pec.regione.lombardia.it dalle ore 10.00 del 12 luglio 2016 fino alle ore 12.00 del 15 novembre 2016, a cui segue la valutazione di ammissibilità da parte del Dirigente responsabile del procedimento secondo i criteri riportati nell’Avviso.

 

2. Fase Negoziale: in cui i progetti preliminari presentati nella prima fase e considerati ammissibili verranno negoziati e sviluppati nell’ambito di un Comitato di Progetto con funzioni di coordinamento, pianificazione e controllo, composto in maniera paritetica da Regione Lombardia e Comune Capofila e presieduto da Regione Lombardia. In questa fase verrà altresì assegnata la riserva premiale. Questa fase si concluderà entro il 14 febbraio 2017 data entro la quale devono essere presentati i progetti definitivi con le stesse modalità dei progetti preliminari.

 

3. Approvazione dei progetti definitivi, assegnazione del contributo e sottoscrizione delle Convenzioni: Entro 10 giorni decorrenti dalla data di chiusura della fase negoziale Regione Lombardia approva l’elenco dei progetti definitivi e i relativi contributi assegnati. Le convenzioni saranno sottoscritte entro il 7 marzo 2017.


Per informazioni

 

Qualsiasi informazione relativa al bando e agli adempimenti ad esso connessi potrà essere richiesta agli indirizzi:
roberto_salerno@regione.lombardia.it
gessyca_golia@regione.lombardia.it

 

Documenti

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